venerdì 2 novembre 2012

Negromanzia e Necromanzia

Finite le festività in onore dei defunti oggi vi parlerò brevemente di Negromanzia e Necromanzia.
La prima prende spunto dal famoso "Libro dei Morti Egizio" che serve ad agevolare il passaggio del defunto nell'aldilà, nel passare dei secoli però la Negromanzia cambierà il suo ruolo e diverrà un approcio esoterico utile a richiamare il morto dall'aldilà per avere in cambio divinazione e rivelazioni su eventi futuri.
Grandi esponenti furono John Dee ed Edward Kelley (che qui sotto vediamo in una stampa dell'800 impegnati ad evocare lo spirito di una persona deceduta), essi vissero nel '500 in Inghilterra e furono grandi Medium, Chiaroveggenti e Alchimisti famosi per aver scoperto un  libro tra la polvere rossa nelle rovine dell'Abbazia di Glastonbury che aveva la particolarità di tramutare i metalli in oro.
Entrambi dicevano di essere in comunicazione con degli angeli che gli parlavano in lingua Enochiana e di avere diverse esperienze in conferenze spirituali con queste entità.
La Negromanzia divenne quindi l'arte di evocare gli "spiriti della divinazione" con il solo scopo di ottenere da loro saggezza e la protezione spirituale avendo quindi un approcio morale nobile nei confronti di questa forma di Ars Goetia.
La Necromanzia invece è l'arte sì di comunicare con i morti ma si avvale anche della presenza e della forza di Demoni o di Spiriti Maligni che da sempre accompagnano l'uomo.
I vari incantesimi del Necromante infatti riescono oltre a permettergli di comunicare col mondo degli spiriti anche di comandare le entità evocate, di viaggiare nel mondo dei morti sotto forma di spirito e addirittura di resuscitare i morti stessi (vedesi lo pseudobiblium "Necronomicon").
Anche se i rituali della necromanzia sono totalmente avvolti nel mistero e nel mito sono giunte a noi alcune informazioni, il rito appare da subito disgustoso quanto pericoloso, infatti i necromanti si calano nelle tombe per entrare in contatto con ossa, cadaveri e corpi in piena putrefazione alla ricerca spasmodica d'interagire con un'entità...questo conferma la forza di volontà e il fegato d'acciaio del praticante.
A lungo andare infatti può nuocere alla salute mentale ma non solo, spesso il pericolo vero dell'invocazione è quello di entrare in contatto con entità larvali che come ben sapete sono spesso menzognere e possono comportare un vero e proprio pericolo.
Entrambe però le discipline occulte hanno in comune diversi riti, dai più famosi quali le sedute spirtiche e l'utilizzo della tavoletta Ouija e sono accomunate dalla lunghezza e dalla difficoltà dei pesanti studi.
Tuttavia come sempre sconsiglio la pratica di certe attività esoteriche, e anche se qui di seguito vi mostrerò un famoso tipo di rito necromantico (tra l'altro semplicemente reperibile sul web poichè semplicissimo e pratico) vi ricordo che esso è postato solo a scopo puramente illustrativo, antropologico e prettamente culturale...quindi siete pregati di non provarlo, e qual'ora a vostro rischio e pericolo decidete di farne uso ricordatevi sempre di assumervi le vostre personali responsabilità e conseguenze...non dimenticate che ogni azione porta ad una conseguenza, ed immaginataevi di essere ad un ristorante e che alla fine della cena vengano a presentarvi il conto (perchè è così che le entità vengono a portarvi il conto dell'abuso di certe pratiche occulte).
Rito dello specchio da praticare in tre persone:
Procuratevi uno specchio, un bicchiere e dei pezzi di cartoncino recante le lettere dell'alfabeto, i numeri, si e no, e la parola arrivederci.
Disponete le lettere dell'alfabeto intorno allo specchio e ponete sopra il bicchiere rovesciato, poi posizionare medio ed indice della mano destra sul fondo del bicchiere e concentratevi.
Per aprire la "soglia" dovete porre la domanda <<ci sei?>> e aspettare che l'energia vostra incanalata e la forza dello spirito esercitata sui partecipanti faccia muovere il bicchiere sul <<si>>.
Una volta che si manifesta l'entità ricodatevi di interloquire con essa in modo pacato e gentile, per instaurare un diaologo potrete chiedergli da dove viene; come si chiama e di chiedergli come è sopraggiunto il suo decesso e che età aveva in quel momento.
Ricordatevi che in questo caso, concordato o meno, sarà sempre lo spirito a decidere quando avverrà la chiusura della seduta, potrete aspettare che sia lui a spostare il bicchiere su <<arrivederci>> o potrete chiederlo voi aspettando che lui vi risponda (meglio la seconda ipotesi, spesso infatti gli spiriti tendono a interloquire con l'evocatore per ore e ore senza mai accennare ad una sosta). Evitate assolutamente di togliere le dita dal bicchiere prima che lo spirito vi abbia congedadi altrimenti si va incontro a rischi serissimi!
Alcuni casi di chiusure errate del rituale narrano di case infestate da Ombre e Poltergeist davvero potenti che con molesti rumori notturni tormentano l'evocatore; di praticanti che si sentono come "divorare dentro"; di psiche rese a pezzi dai fantasmi e di veri e propri incidenti spesso mortali provocati da codeste entità larvali.
Non smetterò mai di ripeterlo, evitate sempre di aprire il "cancello delle tenebre" poichè una volta varcata la soglia non saprete mai a cosa andate incontro e che cosa potete incontrare!
Uomo avvisato, mezzo salvato.