mercoledì 19 giugno 2013

Babalon - La Donna Scarlatta

“E uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne, e mi parlò dicendo: Vieni; io ti mostrerò il giudizio della gran meretrice, che siede su molte acque… e con la quale hanno fornicato i re della terra; e gli abitanti della terra sono stati inebriati del vino della sua fornicazione…Ed egli, nello Spirito, mi trasportò in un deserto; e io vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e avente sette teste e dieci corna…E la donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d’oro, di pietre preziose e di perle; aveva in mano un calice d’oro pieno di abominazioni e delle immondizie della sua fornicazione, e sulla fronte aveva scritto un nome: Mistero, Babylon la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra.
(Apocalisse di Giovanni 17:2-5)”
Se per la Bibbia Babalon è una forma corrotta del significato originale e rappresenta la grande meretrice di Babilonia, la città che da sempre nella mitologia biblica è nemica di Dio e dei suoi precetti e simboleggia di conseguenza il peccato sotto forma di nemico della fede; per Thelèma ella è invece l’incarnazione del principio femmineo o della donna scarlatta (ovvero la compagna ideale del magista, il suo necessario completamento alchemico femminile-lunare-stellare, simbolo della Coppa-Graal e del dissolvimento nella Coscienza Universale) dotata della capacità di farsi canale e oracolo verso dimensioni superiori; Uno dei suoi suo simboli è la stella a sette punte, denominata Stella di Babalon che rappresenterebbe la chiave della sua “città” o mondo astrale.
Babalon considerata dunque un demone dell’apocalisse si presenta agli evocatori con l’aspetto di una donna opulenta e lussuriosa, bellissima che cavalca una bestia e regge nelle mani il calice della conoscenza; ella appare quasi sempre nuda, ingioiellata e coperta solo da un manto rosso porpora. che attraverso la sua voce deliziosa attrae uomini e donne per soddisfare le sue insane voglie di distruzione, disinganno e il soddisfacimento dei suoi appetiti sessuali. 
A tutti coloro che la evocano e che danno segni di grande deferenza nei suoi confronti elargisce importanti segreti di Alta Magia, che se non ben compresi e messi in attuazione, possono causare più danni che veri benefici. Non evocarla mai da soli per evitare troppo facili ammaliamenti e perdite di senso. Il suo colore è appunto il Rosso.
Giorno dell’evocazione tra il 4 e il 5 Aprile.



Immagine tratta da "Image based upon the iconography of The Red Goddess.
(www.scarletimprint.com/redgoddess.htm)"